ARIA CONDIZIONATA
WIFI VELOCE
SMART TV 65"
LAVATRICE
ASCIUGATRICE
LAVASTOVIGLIE
MACCHINA DEL CAFFÈ
SCONTO GARAGE
CASA VACANZE
TRIESTE
Piazza Unità d'Italia

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Una Posizione Unica

Tutto è davvero a portata di mano — non ti resta che uscire e lasciarti conquistare dall’atmosfera di Trieste.
Scoprire la città a piedi e goderti tutto il meglio di Trieste


TRENI

Stazione dei treni raggiungibile a piedi in 12 minuti

CROCIERE

Imbarco crociere a soli 5 minuti a piedi

PARCHEGGIO 15% SCONTO

Park San Giusto a 3 minuti, con sconto del 15% per i nostri ospiti

CENTRO STORICO - PIAZZA UNITÀ

Sarai in centro storico IN Piazza Unità

Il vero gioiello della Casa Vacanze Trieste è la sua posizione privilegiata: si trova in zona pedonale, all'angolo della Piazza Unità, la piazza principale e la più famosa di Trieste, oltre ad essere la più grande d'Europa che si affaccia direttamente sul mare

MARE

A due passi dal lungomare e dallo splendido Molo Audace, meta obbligata di ogni triestino e turista

Che si tratti di esplorare i tesori storici della città, di passeggiare lungomare o di godersi una serata tra arte e cultura, tutto sarà a pochi passi da voi

CASTELLO E CATTEDRALE DI SAN GIUSTO

In 10 minuti circa, salendo il colle, si arriva in cima dove potrete anche godere di un Panorama spettacolare sulla città. Possibilità di salita anche con un comodo ascensore dal Park San Giusto.

TEATRO VERDI

1 minuto a piedi
Dimenticatevi di dover prendere mezzi di trasporto o fare lunghe passeggiate per raggiungere le principali attrazioni: qui tutto è a portata di mano

BAR- LOCALI

Tutti i migliori locali sono in centro città, basta uscire di casa ed è tutto raggiungibile in pochi passi

AREOPORTO

L'areoporto dista circa 30 minuti.
Dall'aeroporto c'è un comodo tunnel che vi collega direttamente alla stazione dei treni.
Dalla stazione centrale alla casa vacanze sono circa 12 minuti a piedi.

L'appartamento

Casa Vacanze Trieste

Casa Vacanze Trieste
Capo di Piazza Gianni Bartoli 1
V Piano

all'angolo della Piazza Unità d'Italia
Tel +39 351 436 2391
CIN: IT032006C2JU5EV4PE

Appartamento elegante, moderno, confortevole, funzionale sito nel centro della città di Trieste, all'angolo della Piazza Unità al quinto piano di un prestigioso palazzo con ascensore


Le finestre si affacciano direttamente sia su Piazza Unità d'Italia che su Piazza della Borsa


A due passi dal lungomare e dallo splendido Molo Audace, meta obbligata di ogni triestino e turista da cui potrai apprezzare la vastità e bellezza della Piazza Unità

Perchè venire da noi
Casa Vacanze Trieste in Piazza Unità è molto più di un semplice alloggio: è un'esperienza unica, un'opportunità per immergersi completamente nell'incantevole atmosfera di Trieste e vivere momenti indimenticabili

Con il suo mix di eleganza senza tempo e moderno comfort, incarna perfettamente l'equilibrio tra funzionalità e stile, offrendoti un ambiente luminosissimo, accogliente e moderno in cui rilassarti, socializzare e cucinare e ti lascerà con un sorriso sulle labbra e il desiderio di tornare ancora

Cosa offriamo

L'appartamento è stato completamente ristrutturato a Luglio 2024 ed aperto ufficialmente il 6 Agosto

I primi ospiti sono arrivati al 10 agosto


La Casa Vacanze Trieste dispone di tutti i confort per rendere il vostro soggiorno piacevole e indimenticabile



Aria condizionata
NEgli ambienti

Impianto di climatizzazione estremamente silenzioso in camera matrimoniale con telecomando

Linea Wi-Fi ad alta velocità

Linea ultra veloce Tim

Fibra fino a 200 Mbps

Velocità stimata

184 Mbps download, 20 Mbps upload, 18 Ms latenza

TELEVISIONE

Smart TV 65"
Samsung

ZONA CUCINA

Lavastoviglie, microonde, bollitore, macchina per il caffè in capsule della Illy, piano cottura ad induzione (per maggior sicurezza), kit spugne e detersivi, kit primo accesso, cassaforte

ZONA NOTTE

Stanza matrimoniale con guardaroba e letto king size con prese Usb, luci soffuse notturne, tende oscuranti, tappetini per yoga/ginnastica

BAGNO/LAVANDERIA

Bagno con grande doccia walk-in, dispenser con doccia-shampoo e sapone, specchio ingranditore, asciugacapelli, kit di pronto soccorso, kit benvenuto,
Lavatrice/Asciugatrice

PARCHEGGIO

Riduzione del 15% al Park San Giusto riservato ai nostri clienti

SICUREZZA

Doccia walk-in, con piatto antiscivolo, piano cottura ad induzione, cassetta di pronto soccorso, estintore da 6 kg. sensore fumo e monossido con allarme sonoro e visivo, cassaforte con combinazione programmabile, impianti certificati, porta blindata
Benvenuto nella tua oasi di lusso nel cuore pulsante di Trieste, proprio nella maestosa Piazza Unità d'Italia

C'è un istante in cui tutti i palazzi attigui a Piazza Unità s'illuminano contemporaneamente passando dal verde al bianco
Un attimo di meraviglia che non si finisce mai di assaporare
Cogli anche tu questo momento e vivi l'unicità direttamente da una delle nostre finestre

Che tu stia cercando un luogo per una fuga romantica o un punto di partenza per esplorare le meraviglie di Trieste, qui troverai tutto ciò di cui hai bisogno per vivere un'esperienza indimenticabile

Casa Vacanze Trieste
Vivete la Magia!
Arrivo al quinto piano
Con un comodo ed ampio ascensore salirete al quinto piano ed aprendo la porta sarete accolti da interni moderni e finemente arredati con pezzi selezionati e dettagli curati, che creano un'atmosfera accogliente e avvolgente

La luce naturale inonda gli spazi grazie alle tre ampie finestre che offrono una vista mozzafiato sulla storica piazza Unità, piazza della Borsa e di fronte potrete ammirare l'unicità di palazzo Modello
Caratteristico proprio perché ogni piano è diverso dall'altro, un vero "modello" per gli altri edifici che sarebbero stati realizzati intorno alla piazza negli anni seguenti
Al posto delle lesene troviamo dei telamoni, delle figure maschili scolpite che... affacciatevi dalle finestre e lo scoprirete!
GLI AMBIENTI


Zona Giorno

Immagina di varcare la soglia di questo incantevole alloggio e di essere immediatamente avvolto da un'atmosfera di calore e modernità

Quando rientrerete vi farà compagnia un grande televisore Samsung da 65 pollici full hd che permetterà di vedere i vostri film preferiti come se foste al cinema e potrete usufruire della wifi che collega tutta la casa per connettervi alle piattaforme streaming con le vostre credenziali

Il tavolo da pranzo di dimensioni generose è corredato da quattro sedie, su richiesta sono disponibili altre sedie per serate con gli amici che vi vengono a trovare
Un comodo divano dal design contemporaneo domina lo spazio centrale, invitandovi a rilassarvi ed immergervi nel comfort

Il divano letto accoglie ulteriori due ospiti adulti ed ha le caratteristiche di un letto vero, dormirete comodi, nessuna sorpresa, materasso da 17 cm

Il salotto come la stanza matrimoniale sono muniti di tende oscuranti

Abbiamo anche una cassaforte a muro per proteggere i vostri beni e concedervi di visitare in serenità le bellezze del nostro territorio

Ogni angolo della Casa Vacanze Trieste è stato progettato per offrire il massimo del comfort e del relax

Potrete usufruire della wifi che collega tutta la casa, perciò che sia per lavoro o per svago, qui da noi la linea è garantita!


Cucina

Una cucina modernissima e dotata di un immenso pannello in vetro di 2 mq, elemento di grande impatto visivo che aggiunge un tocco di raffinatezza e crea un'atmosfera unica in tutto l'ambiente

L'angolo cottura, pur essendo parte integrante del salotto, è ben definito e funzionale

Il piano da lavoro ed il tavolo di grandi dimensioni aggiungono un tocco di eleganza e modernità, mentre gli elettrodomestici di ultima generazione completano il quadro, offrendo tutto ciò di cui avrai bisogno per preparare deliziose pietanze senza rinunciare alla comodità
Il frigorifero pur di dimensioni ridotte è sufficiente per mantenere al fresco le vostre vivande ed è completo di una celletta freezer per i surgelati

Ovviamente ci sono tutti gli utensili necessari, ed anche alcuni in più...
non manca nulla e se dovesse mancare faremo il possibile per accontentarvi, ma se non avete voglia di cucinare, basterà uscire per trovarvi circondati da una miriade di caffetterie, ristoranti e locali alla moda pronti ad accogliervi

L'angolo cucina è attrezzato con elettrodomestici Electrolux di ultima generazione compresa la lavastoviglie, il forno a microonde Samsung, il bollitore di design e la macchina del caffè in capsule della Illy


Zona notte

Potrai svegliarti ogni mattina con una vista mozzafiato sulla maestosa Piazza Unità d'Italia, il cuore pulsante di Trieste, proprio fuori dalla tua finestra

Il letto della stanza matrimoniale king size moderno e di design sembra essere sospeso nel nulla, accendete il Led sotto ad esso e vedrete che effetto!

La testata è provvista di prese usb che permettono di caricare qualsiasi device senza doversi portare in vacanza il caricatore... sarà sufficiente il cavetto!
Luci direzionabili permettono la lettura senza disturbare il sonno del partner

Un guardaroba completamente a vista aggiunge un tocco di modernità e funzionalità allo spazio.

Con ripiani aperti appendiabiti esposti e quattro ampi cassetti, ti permetterà di tenere in ordine i tuoi abiti e accessori, tutto sarà comodo e a portata di mano e non dimenticherete nulla!

A seconda della stagione sarete avvolti da coperte di colori caldi e rossi o da quelli più tenui azzurri tutti rigorosamente di massima qualità Granfoulard Bassetti®



Morbidi asciugamani e pantofole monouso vi aspetteranno sul letto
Coperte e ulteriori cuscini saranno sempre a disposizione nei contenitori grigi sopra il guardaroba


Locale Bagno

Immagina di entrare in questo bagno e di essere accolto da un'atmosfera di calma e serenità.

Il pavimento conferisce un'aura di calore e comfort, invitandoti a toglierti le scarpe e a rilassarti completamente

Domina un grande box doccia walk in dal design moderno e minimalista che vi aspetta per rilassarvi dopo una giornata intensa

Troverete a vostra disposizione in comodi dispenser doccia-shampoo e sapone
Vi avvolgerete in morbidi asciugamani bianchi che renderanno ancor più piacevole il vostro momento di relax
Non serve che vi portiate l'asciugacapelli, ve lo forniamo noi

I sanitari di ultimissima generazione con sistema di scarico Vortex® sono estremamente silenziosi e particolari, nessun disturbo notturno agli altri ospiti!

Troverai un cestino ricco di piccoli oggetti- souvenir utili e da portare con te in ricordo del tuo viaggio a Trieste

Qui c'è anche la zona lavanderia dove una lavatrice con funzione anche di asciugatrice vi aspetta per i vostri soggiorni prolungati, le pastiglie sono già pronte nel cassetto
CASA VACANZE TRIESTE
SketchUp
Se vuoi "visitare" il nostro appartamento clicca sul pulsante qui sotto,
Potrai vedere la pianta in scala e girare virtualmente il nostro appartamento
(in aggiornamento)


Parcheggio

Sono disponibili parcheggi pubblici gratuiti nelle strade adiacenti, ed a pagamento nelle zone limitrofe.

I parcheggi blu nei dintorni hanno tariffe variabili da 1,00 a 1,75 €/ora, gratuiti dalle 20 alle 8 e nei festivi

Vi suggeriamo di usufruire del garage
Park San Giusto a circa 200 metri di distanza
Il costo orario è di 2,20 €/h.
La tariffa giornaliera è di 22,00 €


Ai nostri ospiti è riservato uno speciale sconto del 15%
Lo troverete disponibile direttamente in casa timbrato e firmato e valido se si posteggia per più di 5 ore continuative

Usufruendo gratuitamente dell'ascensore all'interno del Parking San Giusto è possibile anche raggiungere il Castello di San Giusto.

Tutte le altre attrazioni della città sono raggiungibili a piedi!

Il costo della sosta sugli stalli blu varia a seconda della zona

Zona rossa (ubicazione centralissima): € 1,40 all’ora.

Zona gialla (ubicazione centrale): € 1,00 all’ora.

Zona verde (ubicazione semicentrale): € 0,80 all’ora.

Zona azzurra (ubicazione periferica): €0,50 all’ora.

Zona viola: € 1,70 all’ora.


Regole della casa

Accesso per gli ospiti
I nostri ospiti saranno accolti di persona.
Ti aspetteranno a seconda della giornata Elisa, Paolo, Alberto, Euro e talvolta Nicolò che saranno lieti di darvi tutte le informazioni necessarie per un piacevole soggiorno e vi potranno consigliare luoghi da visitare

Altre cose da tenere a mente
Tassa di soggiorno 1,5 € a persona maggiorenne al giorno non sempre inclusa (dipende da dove viene effettuata la prenotazione)
La tassa di soggiorno, viene corrisposta solo per i primi 5 giorni
Se rientrate nelle categorie esenti, avvisate chi vi accoglierà
Categorie esenti e portate già il modulo compilato reperibile al link
Modulo esenzione

Prima del check-in sono richiesti i documenti d'identità validi di tutti gli ospiti anche minorenni.
Devono essere documenti validi per l'espatrio, il permesso di soggiorno non è considerato valido

Severamente vietato fumare
Le feste non sono ammesse
Viene richiesto di portare via la propria spazzatura e conferirla correttamente negli appositi bottini siti in via del Teatro

Per permettere agli ospiti allergici di soggiornare senza rischi, la nostra Casa Vacanza Trieste non ammette nessun tipo di animale


Orari di check-in dalle 16:00 alle 21:00

Orari di check-out entro le ore 10:00

Elisa


HOST & FAMIGLIA

Benvenuti nel vostro rifugio lontano da casa, accolti con un sorriso caloroso e un'ospitalità genuina.

Immagina un'esperienza indimenticabile guidata da host che sono più di semplici gestori di una casa vacanze, sono veri e propri anfitrioni calorosi e affidabili

Farò in modo come veri e propri amici di rendere il vostro soggiorno indimenticabile sin dal primo istante.

Con una passione contagiosa per l'incontro di nuove persone e la condivisione delle bellezze della nostra città, vi accolgo con apertura e entusiasmo
Sono sempre disponibile a fornirvi consigli su cosa fare, dove mangiare e cosa vedere, mettendo a vostra disposizione la mia conoscenza locale per assicurarvi un'esperienza autentica e memorabile

L'attenzione ai dettagli e la cura che abbiamo profuso è evidente in ogni aspetto della casa. Nulla è messo per caso, ma studiato con amore e passione per rendere il vostro soggiorno il più confortevole possibile.

Dalla pulizia impeccabile degli ambienti alla cura nei piccoli dettagli che rendono la casa accogliente e piacevole vi troverete a vostro agio

Potete contare su di me e della mia famiglia per rispondere prontamente a qualsiasi richiesta o domanda, garantendo che il vostro soggiorno sia senza preoccupazioni e pieno di momenti felici da ricordare
In breve, siamo molto più di gestori, siamo veri e propri alleati nel vostro viaggio

Vi accoglieremo con la nostra simpatia, accoglienza e affidabilità, vi faremo sentire non solo ospiti, ma parte della nostra famiglia, pronti a condividere con voi i segreti e le meraviglie della nostra amata città ed anche vi sveleremo delle curiosità di cui non tutti sono a conoscenza.

e poi .... abitiamo alla porta accanto

Dicono di noi
Lavoriamo ogni giorno per rendere l'esperienza dei nostri ospiti un'
Esperienza Unica per Sempre

al 24/10/2025

Airbnb
  • 38
    Recensioni da gennaio 2025
  • 5/5
    Punteggio massimo ottenuto
  • Superhost
    Ogni 3 mesi verificano se ho soddisfatto i criteri per i Superhost. In caso affermativo, manterrò il titolo di Superhost
  • 36
    Recensioni da gennaio 2025
  • 9,7/10
    Punteggio eccezionale
    Vincitori del premio Traveller Review Awards 2025
    pur facendo del nostro meglio qualche cliente non è rimasto pienamente soddisfatto.. del resto non si può sempre accontentare tutti
  • Superhost
    La valutazione è di 4/5 rispetto ad altre case sul sito. La valutazione viene regolarmente verificata: l'ultimo aggiornamento risale a giugno 2025.
CASA VACANZE TRIESTE STORIA
I Panduri
I “panduri”, erano soldati ungheresi rappresentati su numerosi palazzi della città da teste in pietra che decorano i portoni d'ingresso dei palazzi storici
Tra il XVII ed il XVIII secolo, giunsero a Trieste parecchi soldati ungheresi, chiamati appunto panduri (gendarmi), che congedati dall’esercito, cercavano un impiego come guardie del corpo, poiché era un lavoro ben remunerato

Trieste rappresentava in quel periodo una città ricca e benestante ed in poco tempo i panduri divennero le guardie della popolazione agiata triestina

A tal punto che divennero anche un simbolo tangibile di agiatezza ed i loro volti austeri e minacciosi furono riprodotti sopra i portoni a protezione delle abitazioni
Piazza Unità
Una magnifica piaza vizin el mar,
serada da tre lati,
aristocratica, spaziosa e regolar (Corrai)
Una magnifica piazza vicino al mare, chiusa da tre lati, aristocratica, spaziosa e regolare (Corrai)
Tra storia e fascino: i palazzi di Piazza Unità
  1. Palazzo della Luogotenenza austriaca ora sede della Prefettura, con i caratteristici mosaici
  2. Palazzo Stratti dove si trova anche il caffè degli Specchi, uno storico caffè triestino.
  3. Palazzo Modello
  4. Municipio sulla cui torre municipale i due bronzei soprannominati Micheze e Jacheze battono le ore.
  5. Palazzo Pitteri è il più antico palazzo di piazza Unità;
  6. Grand Hotel Duchi d'Aosta
  7. Palazzo della compagnia di navigazione Lloyd Austriaco di Navigazione, poi Lloyd Triestino, ed ora sede della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
  8. Di fronte al municipio si trova la monumentale fontana dei Quattro Continenti mentre sulla destra della fontana, di fronte a palazzo Pitteri, la colonna di Carlo VI d'Asburgo con la statua del sovrano.
  9. Sul lato mare si trovano infine due pili portabandiera
Piazza dell’Unità d’Italia con i suoi 12.280 metri quadrati è stata la piazza aperta sul mare più grande d’Europa fino a settembre del 2021 quando questo primato fu superato da Salerno con l’inaugurazione della nuova Piazza della Libertà di 28.000 metri quadrati.

È definita “il salotto di Trieste” e per i triestini è il posto al quale si sentono più legati in quanto qui pulsa tutta la vita cittadina.
Oggi è un luogo per passeggiate, per incontri di affari, per spettacoli, celebrazioni e manifestazioni come una volta è stato luogo di processioni, esecuzioni e giostre, insomma è, ed è sempre stato, il centro della vita quotidiana della città.

La piazza in origine si chiamava Piazza San Pietro ma comunemente veniva chiamata Piazza Grande fino al 1918 quando fu denominata Piazza Unità in onore dell’avvenuta annessione di Trieste all’Italia, dopo un breve periodo nel quale venne denominata Piazza Francesco Giuseppe.

Il 25 aprile 1955 infine, venne ufficialmente chiamata con l’attuale denominazione di Piazza dell’Unità d’Italia dall’allora Sindaco Gianni Bartoli, rovignese, passato alla storia come il Sindaco degli anni difficili, per il duro momento storico che Trieste attraversò in quel periodo.

In origine la piazza era, per estensione, meno della metà dell’attuale superficie ed era delimitata dal Palazzo Pubblico Palazzo del Magistrato che aveva una loggia in legno della prima metà del 1400, poi ricostruita nel 1686 in pietra, e doveva trovarsi all’incirca dove oggi si trovano i volti del palazzo municipale.

L’edificio era essenzialmente costituito da una grande sala, detta stufa (stube) in quanto qui vi fu posta la prima stufa per il riscaldamento, dove si riuniva il Consiglio dei Quaranta che aveva competenza in materia giudiziaria ed in seguito qui si tennero le sedute del Consiglio Comunale e le aste pubbliche.

L’edificio fu allargato in varie riprese, sia a destra che a sinistra della loggia, incorporando edifici limitrofi ed ospitando anche la Biblioteca Pubblica.
Sulla facciata del palazzo erano esposti due busti in bronzo raffiguranti il Duca Leopoldo III d’Austria e l’Imperatore Federico III (1415 – 1493).

Il palazzo fu demolito nel 1871 per lasciare il posto all’attuale Municipio del Bruni e l’orologio incastonato nella facciata fu trasferito al Comune di Prosecco mentre la campana (datata 1470) fu trasportata alla Chiesa di San Giovanni e Pelagio in Guardiella per essere riposta negli anni trenta sul suo sito originario, ossia nel campanile a vela della chiesa di San Michele al Carnale a fianco della Cattedrale, da dove fu prelevata nel 1508 per finire sul tetto del palazzo comunale appunto.

I due busti in bronzo furono trasferiti all’interno del nuovo palazzo del Bruni da dove furono rimossi nel 1919 per effetto di un’ordinanza della nuova autorità italiana e probabilmente distrutti.
Nel 1707 fu costruito il Palazzo del Comune sulle ceneri del vecchio palazzo andato distrutto da un incendio, sul sito occupato oggi dal Caffè degli Specchi

Il Palazzo si protendeva con le sue arcate verso il centro della piazza mentre il retro dava sul vecchio porto del Mandracchio. Il suo interno era costituito da una grandissima sala,che si raggiungeva attraverso una scala in marmo, dove si riuniva il Consiglio Maggiore e dove venivano ospitate delle fiere. In seguito furono aggiunti dei palchetti ed un palcoscenico trasformando la sala in un vero e proprio teatro che fu chiamato con vari nomi: Teatro di San Pietro, Teatro Cesareo Regio, Teatro Nuovo, Teatro Grande e Teatro Comunale.

Davanti all’allora Palazzo Pubblico (o del Magistrato) si ergeva la Torre dell’Orologio chiamata anche Torre del Porto oppure ancora Torre del Mandracchio, che in pratica era la porta della piazza che dava sull’antico porto della città, detto appunto Mandracchio.
In pratica il Mandracchio si trovava in quello spazio tra l’attuale Prefettura ed il Palazzo del Lloyd, oggi proprio in sua memoria pavimentato con luci azzurre. La Torre venne demolita nel 1838.

All’interno dell’arco trovava posto un’immagine della Madonna Annunziata venerata dai marinai. Si tratta di una tela del XVII secolo raffigurante la Madonna con i Santi Sergio, Silvestro, Nicolò e Rocco.
La tela si trova oggi nel corpo di guardia del castello di San Giusto. Sempre all’interno dell’arco c’era una statua di San Giovanni Nepomuceno, anch’esso molto venerato dai pescatori e dai marinai di allora e questa statua oggi dovrebbe trovarsi in una nicchia del muro di cinta della Scuola Allievi in Guardiella.

Nel 1474 la torre viene modificata per la prima volta e nel 1517 l’antica porta viene abbellita di un orologio e di due Mori in bronzo che scandivano le ore e che il popolo allora battezzò Micheze e Jacheze (o Mikez e Jakez) che dovrebbe essere una simpatica resa grafica dialettale di Michele e Giacomo (dallo sloveno Mihec e Jakec).

Nel 1700 i Mori vennero eliminati ed al loro posto fu costruita una cella trifora con tre campane. La torre fu demolita il 24 settembre 1838 e fu l’ultima torre dell’antica cinta muraria ad essere demolita. Una campana della Torre del Mandracchio, datata 1241, giace al Museo Civico dopo esser stata trasferita una prima volta dalla Torre alla Chiesa di San Pietro e San Rocco in Piazza Grande e successivamente alla Chiesa di San Bartolomeo a Barcola assieme al rosone come vedremo di seguito.

Ai lati della Torre del Mandracchio vi era un edificio che ospitava le carceri (poi il palazzo del Comune sopra descritto) e dall’altra parte l’Osteria del Comune o Osteria del Porto, un edificio di proprietà del Comune affittato ad un oste-locandiere.

L’edificio nella seconda metà del 1700 viene sopraelevato di un piano per così diventare la Locanda Grande, che nel giugno del 1768, ospitò l’archeologo e storico dell’arte tedesco J.J.Winckelmann (famoso per aver riportato alla luce i resti di Pompei) poi assassinato in una stanza della stessa locanda l’8 giugno dello stesso anno. La locanda disponeva di una quarantina di stanze e di una scuderia. Al piano terreno c’era il Caffè Carrara ed il Corpo di Guardia.

A fianco della Locanda Grande trovò poi posto nel 1780 il Palazzo Plenario progettato dall’architetto Ulderico Moro per conto del ricco commerciante Plenario, poi divenuto Palazzo Pitteri in quanto dimora e proprietà del letterato Riccardo Pitteri. Il palazzo divenne poi proprietà della compagnia di assicurazione Lloyd Adriatico.

La piazza ospitava poi una Cappella Civica detta di San Pietro costruita per volontà testamentaria di un esule ghibellino, Pietro Onorati, morto a Trieste nel 1367 e si trovava dove oggi si erge Palazzo Modello, ossia il primo palazzo a destra giungendo in piazza da Piazza della Borsa.

La chiesetta fu fatta erigere da Bartolomeo Onorati, per il tramite del lascito testamentario del padre Pietro, su quello spazio cedutogli dal Comune e per concessione del Consiglio Maggiore contro la cui delibera si scagliò, invano, una parte della cittadinanza con un capitolo inviato da Castellino della Torre, con una protesta formale datata 2 giugno 1367, nella quale si sosteneva la mancanza di necessità di una nuova chiesa rispetto al fabbisogno dei cittadini.

Nel 1602 a fianco della chiesa di San Pietro fu eretta una seconda chiesetta in onore di San Rocco, come voto della città per la terribile pestilenza che la stava martoriando. Le due chiesette furono successivamente unite con un unico tetto e vi fu aggiunta una delle tre campane della Torre del Mandracchio.

Nel 1870 furono demolite ma il rosone centrale dopo esser stato depositato all’Orto Lapidario, fu riutilizzato per ornare la facciata della chiesa di San Bartolomeo a olomeo a Barcola che ancora oggi ne fa sfoggio.

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0A fianco di Palazzo Pitteri, nel 1873 venne edificato l’Albergo Vanoli su progetto degli architetti Eugenio Geiringer e Giovanni Righetto.
Oggi vi trova posto l’hotel Duca D’Aosta, uno dei più prestigiosi della città e sulla piazza si affaccia il ristorante Harry’s Cafè.

Tra il 1881 ed il 1883 venne eretto l’imponente Palazzo del Lloyd Triestino (allora Lloyd Austriaco di Navigazione) su progetto dell’architetto viennese Heinrich von Ferstel in stile rinascimentale, quale simbolo della signoria triestina sul mare.

L’architetto von Ferstel era uno dei maggiori professionisti dell’epoca, a lui si debbono moltissime opere architettoniche di Vienna come, per citarne alcune, il palazzo del Museo Austriaco dell’Arte e dell’Industria, il palazzo dell’Arciduca Ludovico Vittorio in Schubertring e la Chiesa Votiva (Votivkirche).

L’edificio andò ad occupare lo spazio lasciato libero dall’interramento del vecchio squero di San Nicolò che per un periodo fu usato come piazzale adibito a mercato.
Al centro della facciata che da sulla piazza, in alto un’insegna riporta oggi la scritta ” scritta “Lloyd Triestino” collocata negli anni Trenta in sostituzione di un grande stemma dell Lloyd Austro-Ungarico.

Il tutto è sovrastato da due Vittorie Alate: quella a sinistra alza un ramo di quercia simbolo della forza ed al suo fianco un giovanotto simboleggia il lavoro, quella a destra alza una corona di alloro simbolo della gloria affiancata da un giovanotto seduto su una barca che simboleggia il mare.
Su parapetto troneggiano poi, da sinistra verso destra, le statue di Eolo (dio dei venti), Mercurio (dio dei commerci), Vulcano (principe del fuoco terrestre) e Nettuno (dio dei mari).

La facciata dell’edificio che da sulla piazza ospita alle sue estremità due fontane, una con la statua di Teti (quella a sinistra guardando il palazzo), opera dello scultore Giuseppe Pokorny, l’altra con la statua di Venere, opera dello scultore Ugo Haedti, rispettivamente custodi mitologiche dell’acqua dolce e dell’acqua di mare.

In origine infatti, dalla fontana di Teti fuoriusciva acqua dolce mentre dalla fontana di Venere, mediante un meccanismo di pompaggio, sgorgava acqua di mare.
La facciata lato mare, ove nel progetto originario era previsto l’innalzamento di una torre, ospita le statue di Leucotea (protettrice dei naufraghi) con in braccio il figlio Palemone (dio del porto sicuro) e quella di Urania (patrona della navigazione e dei naviganti).

Tutte le statue furono relizzate dalla Società degli Operai Scalpellini di Trieste con pietra di Grisignana su progetto sempre degli architetti viennesi Haedtl e Polorny.
All’interno il pian terreno del palazzo è caratterizzato da due ampi corridoi che lo attraversano unendo i quattro ingressi posti al centro delle facciate, corridoi delimitati da un imponente colonnato in marmo veronese.

Il primo piano che si raggiunge per mezzo di una ampia scalinata in pietra del Carso, è essenziamente un immenso salone in stile asburgico, con un soffitto costituito da volti dorati ed ornato con ritratti dell’Imperatore Francesco Giuseppe e della consorte Elisabetta meglio nota come Sissi.
Oggi il palazzo è la sede della Presidenza della Giunta Regionale.

Di fronte al Palazzo del Lloyd troviamo uno stupendo palazzo, con loggia fiorentina e mosaici, progettato dall’architetto viennese Immanuel Artmann (Emmanuel Hartman) e costruito tra il 1904 ed il 1905 al posto di un modesto palazzo settecentesco. È il Palazzo del Governo che fu prima sede della Luogotenenza Autriaca ed oggi è sede della Prefettura. Fino al 1919, tra il Palazzo del Governo e quello del Lloyd trovava posto un giardinetto, proprio dove una volta c’era il porto del Mandracchio.

A fianco del Palazzo del Governo troviamo oggi Palazzo Stratti, progettato dall’architetto Antonio Buttazzoni nel 1839 su incarico del negoziante Nicolò Stratti. Nel 1846 il palazzo divenne di proprietà delle Assicurazioni Generali che nel 1872 misero in atto una radicale ristrutturazione della facciata su progetto degli architetti Geiringer e Righetti i quali conferirono l’aspale del palazzo.

Al pian terreno dell’edificio è ospitato lo storico Caffè degli Specchi, ai piani superiori gli uffici dell’agenzia centrale delle Assicurazioni Generali. Sulla parte centrale del tetto sopra la scritta scolpita delle “Assicurazioni Generali”, si rivolge verso la piazza un articolato gruppo scultoreo marmoreo, opera dell’Architetto veneziano Luigi Zandomeneghi, che rappresenta il progresso e le fortune della città.

Al centro spicca una grande figura femminile che rappresenta Trieste ai piedi della quale si riconoscono una locomotiva (simbolo della ferrovia Trieste-Vienna) affiancata da utensili da lavoro quali la pinza, la ruota dentata, l’incudine ed il martello. Dall’altro lato della statua si scorgono una colonna ed un capitello con una civetta, simbolo della ragione e delle tenebre, che simboleggiano lo sviluppo architettonico della città, una cetra che simboleggia la musica, un busto che rappresenta la scultura, una tavolozza la pittura e tutte assieme simboleggiavano la crescita culturale ed industriale di Trieste.

Attaccato a Palazzo Stratti si erge Palazzo Modello che sorge sul sito un tempo occupato dalla chiesa di San Pietro e San Rocco della quale ne abbiamo parlato in precedenza.
Il Palazzo fu progettato nel 1870 dall’architetto triestino Giuseppe Bruni su incarico del Comune e prese il nome di Modello perché doveva servire appunto da modello architettonico per la ristrutturazione della Piazza Grande quale allora si stava definendo.

Il palazzo fu subito affittato ad uso locanda e vi trovò quindi posto l’Hotel Delorme, prestigioso albergo che poteva offrire stanze ed appartamenti anche per famiglie numerose, servizi igienici ad ogni piano, ristorante e vista sul mare, il tutto a prezzi abbastanza contenuti.

L’albergo chiuse nel 1912 e da allora lo stabile ospitò gli uffici del Comune. Nel gennaio 2002 iniziarono i lavori di ristrutturazione del Palazzo ma il 5 maggio 2002 furono bloccati a causa di un incendio che devastò tre piani dell’edificio.
Ultimate le indagini i lavori ripresero e furono conclusi nei tempi prestabiliti.
Dal dicembre 2008 lo stabile ospita gli uffici ed il direttivo della Acegas-Aps, la società ex municipalizzata che gestisce, in proprio ed attraverso le controllate, i servizi di somministrazione d’acqua, gas ed energia elettrica.

Interessanti e quanto mai originali, sono le statue (telamoni) che ornano l’ultimo piano del palazzo, in quanto scolpiti nell’intento gesto scaramantico di toccarsi i genitali.

Verso il 1830 nello spazio di mare antistante Piazza Grande venne inaugurato il Bagno Galleggiante Boscaglia, dal nome del primo proprietario. Si trattava di un bagno con struttura in legno, ancorato in mare aperto, che poteva essere smontato alla fine della stagione balneare per essere rimontato l’anno successivo.
Era raggiungibile grazie ad un apposito vaporetto. Il Boscaglia dopo qualche anno dalla sua inaugurazione cambiò proprietario e divenne il Bagno Buchler dal nome del nuovo proprietario che nel 1898 lo ristrutturò completamente modernizzandolo.

Purtroppo il bagno andò completamente distrutto assieme agli altri bagni galleggianti, nella notte tra il 13 ed il 14 giugno del 1911 per un violentissimo fortunale che danneggiò gravemente in molti punti anche le rive, affondando barche e velieri e causando alcuni morti.

IL PALAZZO DEL MUNICIPIO
Sulle ceneri del vecchio palazzo demolito nel 1871, venne eretto nel 1875 su progetto dall’architetto triestino Giuseppe Bruni (lo stesso di Palazzo Modello), il palazzo del Municipio, con il quale il Bruni cercò di conservare le caratteristiche architettoniche salienti del vecchio edificio.
Il Palazzo fu ben presto battezzato dai cittadini con i nomi più fantasiosi, primo fra tutti Palazzo Cheba per la sua struttura che con un po’ di fantasia ricorda una gigantesca gabbia per uccelli; Palazzo Sipario in quanto con la sua imponenza nascondeva le brutture della Cittavecchia dietro a se, e ancora Budel de Lionfante, Castel de Mandolato, Crocante.

Il Palazzo del Municipio è sovrastato al centro da un torrione con orologio sopra il quale due mori, sempre Micheze e Jacheze, dal 1876 scandiscono il tempo della città con i loro rintocchi (furono installati tra il 5 ed il 7 di gennaio e batterono i primi dodici rintocchi a mezzogiorno del 14 gennaio).

I mori furono voluti dal Bruni in ricordo degli stessi sopra l’antica Torre del Mandracchio e furono da lui progettati nel 1873, poi modellati in zinco nel 1875 dallo scultore Fausto Asteo da Ceneda.
Dello stesso Ceneda erano pure le due tedofore in bronzo poste all’entrata del Palazzo che il popolo battezzò Tinza e Marianza e che volle considerarle le spose dei due mori sovrastanti.

Le due statue furono rimosse nel 1936 e di loro non si seppe più nulla in quanto, probabilmente, demolite.
I due mori invece, dopo più di cento anni di “onorato servizio”, logorati dal tempo, furono sostituiti con due copie identiche (le attuali) e i due “eroi” furono così depositati nel magazzino comunale di via Papiniano fino al 2004 quando furono riesumati ed esposti in un apposito palchetto preparato per l’occasione in via San Nicolò, prima di essere inviati a Udine per un loro restauro assieme alla vecchia campana fedele compagna di lavoro.

Sono oggi esposti all’entrata del Castello di San Giusto.

Tra tutte le notevoli mutazioni che la piazza ha subito nel corso della storia, la Colonna di Carlo VI è al suo posto fin dalla sua posa avvenuta il 10 settembre 1728 in onore della visita dell’Imperatore alla città.
All’inizio la colonna ospitò una provvisoria statua in legno dorato in attesa che fosse realizzata una in bronzo di fattura simile a quella della statua di Leopoldo I (il padre di Carlo VI) che oggi si trova in Piazza della Borsa, ma questa non fu mai realizzata.

La statua in legno fu quindi sostituita con l’attuale in pietra bianca nel 1754 per opera dello scultore Lorenzo Fanoli in onore della prevista visita in città dell’Imperatrice Maria Teresa che in realtà non avvenne.

Ricordiamo che Carlo VI, nato a Vienna nel 1685, fu imperatore dal 1711 al 1740, figlio di Leopoldo I (la cui statua poggia sulla colonna in Piazza della Borsa) e padre dell’Imperatrice Maria Teresa.
A lui si deve l’istituzione di Trieste quale porto franco.

In Piaza Granda xe un monumento

de Carlo Sesto, del Mile e Seizento

che sufi vento, che sufi bora

tuti i colombi ghe svola sora


In Piazza Grande c'è un monumento di Carlo Sesto, del Mille e seicento che soffi vento, che soffi bora tutti i colombi ci volano sopra

Questi sono i versi di un’antica canzone triestina dedicata a questo monumento, ma il buon spirito triestino che non si smentisce mai, usava sostituire il verbo svola dell’ultima strofa con uno più irriverente.

La Piazza ospita poi la splendida Fontana dei Quattro Continenti, opera del 1751 realizzata dall’architetto bergamasco Mazzoleni (lo stesso della Fontana del Giovanin in Piazza Ponterosso e della Fontana del Nettuno oggi nel suo sito primordiale di Piazza della Borsa dopo esser stata per anni in Piazza Venezia) eretta “in gloria alle fortune commerciali della città e quale fonte d’acqua ad utilità di cittadini e visitatori“.

La fontana è una costruzione architettonica di conchiglie, delfini e rocce misti a casse, botti e balle di merci ed è sovrastata dall’Angelo della Fama che diffonde nel mondo la prosperità di Trieste.
Ai quattro angoli della vasca vi sono quattro statue con un animale ed ognuna rappresenta uno dei quattro continenti: l’Europa col cavallo, l’Asia col cammello, l’Africa col leone e l’America col coccodrillo.
L’Australia non è rappresentata in quanto all’epoca della realizzazione della fontana non era stata ancora scoperta.

La fontana, caduta nel degrado, venne tolta dalla piazza nel 1938 per far posto al palco per il comizio del Duce in visita alla città.
Dopo anni di oblio venne riposizionata nei primi anni settanta, in seguito ad una capillare ristrutturazione, in una sede spostata rispetto a quella originaria, per poi essere ancora riposizionata proporzionalmente al centro della facciata del Municipio con i lavori di sistemazione della piazza del 2000/2001 su progetto dell’architetto Bernard Huet, vincitore del concorso indetto dal Comune.

La piazza ospita inoltre due pili con basamento in bronzo, opera dello scultore triestino Attilio Selva, a commemorazione degli autieri caduti durane la Prima Guerra Mondiale.
Furono inaugurati il 24 maggio 1933 con il primo alzabandiera ufficiale alla presenza del Duca Amedeo D’Aosta.

La realizzazione dei pili fu finanziata dal Regio Automibil Club Italiano nel 1929 per festeggiare il raduno automobilistico previsto per il 1932 ma furono posizionati solo nel 1933 appunto.

I pili, alti sei metri ornate dalle sculture in bronzo del Selva alte 4,25 metri e 25, sostengono ciascuno un palo di 25 metri che fur realizzato dal CRDA (Cantieri Riuniti dell’Adriatico) sulla cui sommità svettano due alabarde realizzate dall’Officina Fumis.

Il lato della piazza delimitato dal mare ospita la Scala Reale in pietra bianca di Aurisina, costruita nel 1922 in occasione della visita in città del Re Vittorio Emanuele III.

Nel 2004 la Scala Reale è stata impreziosita da due statue in bronzo, realizzate dallo scultore umbro Fiorenzo Baci, in occasione del cinquantesimo anniversario di Trieste all’Italia (1954). Si tratta della raffigurazione di un Bersagliere che sale la scala sventolando il tricolore in memoria della prima redenzione di Trieste all’Italia (1918) e, sul lato opposte, di due donne intente a cucire la bandiera italiana in occasione della seconda redenzione (1964 appunto).

L’opera monumentale raffigurante le due sarte porta il nome di “Le Ragazze di Trieste”.
Una curiosità è costituita dalle due piccole vie adiacenti al Municipio che consentono l’accesso alla Piazza: entrambe vengono denominate “capi”, quello proveniente da Piazza della Borsa è Capo di Piazza Gianni Bartoli e quello da via Cavana è Capo di Piazza Monsignor Antonio Santin, rispettivamente Sindaco e Vescovo della città nei difficili anni della seconda guerra mondiale ed entrambi originari di Rovigno d’Istria.

Dopo il massiccio intervento di ristrutturazione della piazza, oggi il salotto della città si presenta con quasi 35.000 nuove pietre di pavimentazione che sono andate a sostituire sia l’asfalto che ne ha caratterizzato l’aspetto fino a fine millennio, sia le sottostanti storiche pietre di pavimentazione, rimosse e donate dal Comune in occasione di detto imponente rifacimento.

La parte di piazza più antica, antistante il Municipio, è caratterizzata da listoni di lastre disposte a 45 gradi posizionate a spina di pesce con un disegno ritmato dai lampioni.

Nella parte di piazza tra il Palazzo del Lloyd e la Prefettura, dove una volta c’era il giardino e dove ancora prima c’era l’antico porto fortificato del Mandracchio, sono stati incastonati nelle pietre dei proiettori luminosi blu distanti quattro metri l’uno dall’altro, che vogliono simboleggiare una continuità con il mare antistante e nello stesso tempo rievocare il vecchio Mandracchio scomparso.

Le pietre utilizzate per la nuova pavimentazione della piazza sono la pietra bianca d’Aurisina bocciardata e le pietre arenarie delle cave circostanti la città.

Oggi come una volta, la Piazza è il fulcro della vita cittadina.
Qui si concentrano dalle manifestazioni più importanti a quelle più ordinarie, dalle commemorazioni ai matrimoni, dai comizi politici ai festeggiamenti per le vittorie delle squadre del cuore. Come nel passato più remoto, la Piazza ha continuato e continua ad essere la testimone dei principali eventi cittadini.

Qui migliaia di persone si radunarono quel 3 novembre del 1918 per salutare l’attracco del Cacciatorpediniere Audace al Molo San Carlo (oggi Molo Audace) in seguito all’annessione della città al Regno d’Italia dopo ben 536 anni di dedizione all’Impero Asburgico interrotta solo da qualche breve dominazione veneziana e francese.

Sempre in questa Piazza migliaia di persone si raggrupparono il 21 maggio 1922 per salutare il Re Vittorio Emanuele con la Regina Elena e la Principessa Jolanda.

La Piazza fu al centro dei motti del ’53 e del ’54 e fu testimone per la seconda volta della redenzione all’Italia con la seconda riannessione del 26 ottobre 1954.

Il 4 novembre del 1954 la Piazza fu al centro delle manifestazioni per la riannessione sopra citata, con l’arrivo dell’allora Presidente Einaudi, ed ovviamente sempre qui dopo cinquant’anni (2004) si ritrovarono le principali autorità italiane per commemorare gli eventi del ’54 tra i quali l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
E come non dimenticare la Santa Messa officiata in Piazza Unità da Papa Giovanni Paolo II poi passato alla storia come Il Grande.

Ma tra tanti eventi così importanti come non ricordare anche quelli più semplici e gioiosi, dal Festivalbar di Salvetti presentato da un giovane Cecchetto al fortunato Karaoke di un giovanissimo esordiente di nome Fiorello che fece cantare sul palchetto una ragazzina proveniente da Monfalcone di nome Elisa che molti anni più tardi andrà a vincere il Festival di Sanremo e ad interpretare alcune tra le più belle canzoni della musica leggera italiana ed inglese; dai concerti dei Pooh a quello di Elton John, di Claudio Baglioni, di Francesco Salvi, di Enrico Ruggeri, di Elio e le Storie Tese, di Carmen Consoli, dei Duran Duran, dei Green Day (tanto per citarne alcuni) alle fanfare di tutte le armi e chi ne ha più ne metta.

Per concludere e semplificare questo discorso sulle centralità della Piazza e la sua magnificenza basti pensare dov’è che triestini e turisti si riversano la notte di Capodanno…..

FONTE : Massimo Barbo – TuttoTrieste.net
Palazzo Modello
La realizzazione di questo edificio, avvenuta tra il 1871 ed il 1872, su progetto dell’arch. Giuseppe Bruni (1827 – 1877), è conseguente all’esigenza dell’epoca di un radicale rinnovamento e riqualificazione dell’antica Piazza San Pietro (poi Piazza Grande ed attualmente Piazza dell’Unità d’Italia), a seguito della demolizione della Locanda Grande (1847) e della Chiesa di San Pietro (1870) e dell’interramento del Mandracchio (1863), l’antico porto di Trieste

L’intendimento del committente e proprietario dell’area, il Comune di Trieste, era di costruire un palazzo che costituisse un paradigma, un “modello” per gli edifici da costruire in futuro nella piazza

E così fu senz’altro per quanto concerne lo stile (“eclettico”) adottato sia dall’Hotel Garni (ora “Duchi d’Aosta”) eretto nel 1873, sia dal Palazzo del Municipio completato nel 1875, su progetto dello stesso Bruni

L’edificio, articolato su quattro piani, ha tre facciate (la principale su Piazza Unità, le altre due su Capo di Piazza Bartoli e Via del Teatro), arricchite da numerose decorazioni floreali e mensole a valuta, con delle lesene bugnate di ordine diverso nei vari piani e dei capitelli (dorico, ionico, corinzio), terminanti al quarto con i “telamoni

Dal 1872 al 1912 il palazzo fu adibito ad albergo (“Hotel Delòrme”, gestito dal francese Antonio Delòrme) e successivamente occupato dagli uffici del Comune, salvo il piano terra destinato ad uso commerciale

Le ristrutturazioni più significative sono avvenute nel 1965, nel 1973 e nel 2002, quando lo stabile è stato devastato da un incendio e da ultimo nel 2007, quando l’ACEGAS - APS, ora ACEGAS APS AMGA SpA (società multiutility del Gruppo Hera), diventata nel frattempo proprietaria, ha eseguito lavori di adeguamento dell’immobile destinandolo a propria sede direzionale

FONTE
CASA VACANZE TRIESTE
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